Festival "InFESTante”
InFESTante è un festival di musica contemporanea, di performance artistiche e di ricerca espressiva che ha preso vita – nella sua prima edizione – al Circolo Antonio Banfo di Torino.
Infestante: come la cultura, che libera energie vitali e spontanee, in un flusso che unisce e confonde le discipline e le modalità espressive e modifica la percezione della città in cui viviamo, trasformandola.
In risonanza con il movimento artistico dell’Urban Praxis di Berlino, InFESTante sviluppa l’esperienza delle attività svolte abitualmente dagli organizzatori, portando l’attività artistica in tutti i settori che riguardano la città; nelle dimensioni sociale, spaziale ed educativa, rompendo gli schemi di pensiero disciplinari ed è esplicitamente non-disciplinare nella sua azione. InFESTante integra strategie artistiche provenienti dalle belle arti, dalla performance, dalla danza, sino ad arrivare alla critica artistica e alla riflessione sul senso stesso di fare arte, poiché non si preoccupa di tracciare confini, ma piuttosto del potenziale di connessione tra le discipline.
InFESTante è un’esperienza culturale che prevede il coinvolgimento degli artisti che si esibiscono in laboratori mattutini e pomeridiani per i giovani e giovanissimi di Barriera, perché la cultura sia comunque e sempre un contagio liberatorio di idee, visioni, espressività.
InFESTante è il cortocircuito della performance artistica unito alla scommessa di portare il pubblico della musica contemporanea a fruire di una nuova offerta culturale nella metà di Torino a nord della Dora ed in particolare Barriera di Milano.
Gli appuntamenti realizzati e in via di realizzazione sono:
VALERIA STURBA
Polistrumentista pizzica corde, spinge pulsanti e gira le manopole. Con la sua scatolina blu aggiunge e moltiplica suoni, creando piccoli mondi paralleli, in cui voci soavi si confondono con i theremin, maiali gialli diventano cantanti e canzoni dolci e malinconiche sprofondare in abissi di noise.
Polistrumentista, cantante e compositrice. Diplomata in violino, suona theremin, tastiere, synth, effetti elettronici, looper e giocattoli sonori. Il suo percorso artistico abbraccia vari generi – canzone d’autore, rock, jazz, improvvisazione libera, elettronica, minimalismo – ed esperienze diverse – sonorizzazione di film muti, registrazione di colonne sonore originali, accompagnamento di spettacoli teatrali, reading e programmi televisivi. Ha vari progetti in attivo, tra cui OoopopoiooO, duo surreale e dadaista che condivide con Vincenzo Vasi. Ha partecipato a moltissimi festival nazionali ed internazionali come Umbria Jazz, Electromagnetica (Cile), B-Classic (Belgio), Dong! (Danimarca), Tectonics (Scozia), Dancity, RoBOt.
DAYANA di GUGLIELMO DIANA
Tra atmosfere concrete e suoni sintetici, ci accompagna in un viaggio dinamico, attraverso field recording e strumenti elettronici, dove i suoni dei paesaggi si mescolano alla sua voce, in un canto spettrale alterato dalle corde di una chitarra.
Nato in Italia nel 1994, Guglielmo Diana, in arte Dayana, è cresciuto in una famiglia di artisti imparando le arti come un modo per giocare. Diplomato in chitarra jazz presso il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria nel 2018 e master in musica elettronica presso i Conservatori “Giuseppe Verdi” di Torino nel 2021.
Compositore di arti performative, multimediali e installazioni interattive, Guglielmo Diana si ispira ai suoni che si ergono nel mezzo tra reale e finto.
LUCA BORGIA con Marco Milanesio al sintetizzatore presenta
Un Puro Nulla, primo album di Luca Borgia con l’alias LPN.
L’album è il risultato della collaborazione con il gruppo teatrale Officina per la Scena, per il quale Luca Borgia ha composto e curato la realizzazione scenica delle musiche di “Un Puro Nulla-spettacolo concerto” andato in scena tra febbraio e giugno 2022 e che ha partecipato, nello stesso anno, al FRINGE Festival di Torino.
L’album è costituito da cinque composizioni registrate in presa diretta all’OFF Studio Torino sotto la supervisione tecnica e artistica di Marco Milanesio che ne cura anche gli arrangiamenti di synth. I brani sono eseguiti con il solo utilizzo della chitarra, filtrata attraverso architetture elettroniche che ne modulano il suono e lo moltiplicano in livelli paralleli, generando orchestrazioni e arrangiamenti spontanei. Il sintetizzatore, unico strumento registrato separatamente, costituisce un ulteriore elemento connettivo, equilibrando soprattutto le dinamiche più aspre della sei corde.
Il trattamento del suono è di stampo sperimentale anche se temperato dall’andamento sospeso delle atmosfere e dalla vocazione ambientale delle composizioni. Di volta in volta, il timbro della chitarra assolve al ruolo di generatore di impulsi, strumento percussivo, strumento ad arco in cui anche lo sfregamento dell’archetto sulle corde pretende di avere una vocazione espressiva.
MICHELE PAPA in INSINUARSI NEL VUOTO
Uno studio sulla performance Elettroacustica
Michele Papa è un artista contemporaneo. Musicista e scrittore si avvicina alla musica elettroacustica e concreta dopo gli studi in lettere. Dopo vari anni di ricerche decide di intraprendere la strada del performer e interpretare la musica come intermediaria tra movimento e suono. La sua musica è un limbo tra suoni ancestrali e primordiali e le forme sinuose della musica elettronica colta, tra mutabile e immutabile, tra conosciuto e immaginifico. Michele Papa è un costruttore di ricordi che scatenano sogni inquieti.
MasterClass Scuola futura dei suoni concreti Lezione di improvvisazione radicale.
Tramite strumenti non canonici, effetti e microfoni a contatto, si cerca di far interagire chi partecipa alla masterclass con delle forme musicali contemporanee.
L’utilizzo di strumenti non di liuteria classica servono a far intendere la musica non come una materia legata semplicemente alle note musicali, ma ad una forma. Seguendo una forma personale e prendendo parte ad un ensemble si può creare un unicum di suoni che fanno la musica.
La musica contemporanea non è un’arte da considerare difficile o inarrivabile, dato che, scomposta, può ampliare il panorama cognitivo e creativo di ogni allievo.
ANTONIO RAMPANI
Un viaggio sonoro nell’intimità del musicista, alla scoperta delle emozioni e sensazioni che lo governano.
Antonio Raspanti, contrabbassista e compositore siciliano, ha trasformato il suo strumento classico in una piccola orchestra moderna. Con l’ausilio di una Loop station, non solo può eseguire le proprie composizioni dal vivo, ma il suo contrab- basso, diventa uno strumento elettronico potente e sorprendente.
Antonio trasforma le vibrazioni legnose e metalliche del suo antico strumento acu- stico in brani digitali… melodici o crudi, ipnotici e misteriosi, rilassanti e seducenti… musica per l’anima, dall’anima alla musica.




